Pianta della famiglia delle
Gentianaceae distribuita in Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale. In
Italia è comune dal piano alla zona submontana; qualche volta si trova
anche in
montagna.
GENERALITÀ È
una specie annuale, più raramente biennale, che arriva in altezza a 25-30
cm. Il fusto è quadrangolare, eretto, semplice in basso e fittamente
ramificato in alto. Le foglie basali formano una
rosetta e sono di forma obovata con apice arrotondato. Le foglie del fusto sono
opposte a due a due, sessili, di forma ovale piuttosto allungata. Tutta la
pianta è glabra. I fiori sono raccolti in
una infiorescenza a corimbo, formata da numerosi fiori con corolla a rosa e
calice diviso in cinque sepali sottili ed
allungati. Il frutto è una capsula
contenente numerosi semi, che a maturità si apre in due
valve. Per uso terapeutico si utilizza l'intera
pianta esclusa la radice. Servono soprattutto però le sommità
fiorite, in quanto al momento della fioritura la rosetta basale e le prime
foglie del fusto sono ingiallite o
secche.
IMPIEGO
TERAPEUTICO La centaurea minore era già
conosciuta da Dioscoride come vulneraria, colagoga, emmenagoga ed antioftalmica.
Anche Plinio la descrive nei suoi trattati. Nel Medioevo la centaurea minore fu
molto impiegata anche per le sue proprietà stomatiche e
digestive. In seguito subì alterne vicende,
finché nell'ultimo secolo venne nuovamente riabilitata e utilizzata su
vasta scala per le sue proprietà toniche amare, stomachiche, digestive,
lassative, aperitive, antidissenteriche, antiidropiche, febbrifughe, colagoghe e
vermifughe. Esternamente viene utilizzata per le
sue proprietà detersive e vulnerarie. La sua
efficacia in tutte le affezioni atoniche croniche dello stomaco e nelle
manifestazioni che le accompagnano è stata dimostrata sperimentalmente in
virtù dei suoi principi attivi, che sono: eritrocentaurina, glicosidi,
sostanze amare e fitosterine. Per il suo elevato
contenuto in principi amari la centaurea minore viene utilizzata anche
nell'industria liquoristica e per la preparazione di bevande analcooliche
aperitive e
digestive.
PREPARAZIONI -
Uso interno: si utilizzano l'infuso, la tintura alcoolica, la tintura
vinosa. L'infuso si prepara con 10-30 g di
sommità fiorite di centaurea minore per litro di acqua bollente. Si
lascia riposare 5 minuti e si filtra per tela. Si prende nella dose di una
tazzina dopo i pasti principali. Si può dolcificare con
zucchero. La tintura alcoolica si prepara con 200 g
per litro di alcool a 60°. Si lascia a macero per una settimana, si filtra,
si lascia riposare per 10-15 giorni. Si somministra alla dose di 20 gocce
sciolte in acqua o in tisane prima dei pasti
principali. La tintura vinosa si prepara con 50 g
di centaurea minore finemente triturata per litro di vino bianco. Si lascia a
macero per una settimana, si filtra per tela, si lascia riposare per 15-20
giorni. Si beve a bicchierini prima o dopo i
pasti. Le preparazioni per uso interno servono,
oltre che per stimolare l'appetito e per favorire la digestione, anche come
febbrifughe. È sconsigliabile l'uso ai sofferenti
di acidosi gastrica.
- Uso esterno: si usa
il decotto preparato con 35-50 g di centaurea minore ridotta in minuti frammenti
per litro di acqua. Si lascia bollire per ]0-15 minuti, si raffredda a
temperatura ambiente quindi si filtra per tela. Il
decotto viene utilizzato per fare lavaggi o per preparare compresse imbevute
utili particolarmente per le pelli arrossate e per detergere
ferite.
- Uso cosmetico: il decotto
concentrato preparato con 70-100 g di centaurea minore per litro di acqua serve
per fare lavaggi al cuoio capelluto dopo lo shampoo e per schiarire i
capelli.
RACCOLTA E
CONSERVAZIONE Le sommità fiorite di
centaurea minore o la pianta intera, esclusa la radice, si raccolgono recidendo
le piante al momento della fioritura, che va da giugno ad agosto a seconda delle
altitudini. Le sommità fiorite si possono
raccogliere in mazzi di 10-15 piante ed appendere a essiccare a un filo teso,
all'ombra. Si possono però anche ridurre in pezzi di 5-10 cm, che si
dispongono su graticciati ad essiccare. Questa
parte della pianta secca si conserva in sacchetti di carta, al riparo dalla
luce. La centaurea minore può essere
facilmente coltivata partendo da seme, che va raccolto nel mese di
settembre-ottobre da piante selvatiche. Si semina
presto a primavera, in marzo-aprile, in semenzaio su terra sciolta (terra comune
da vasi). Quando le piantine avranno raggiunto un'altezza di 5 cm, possono
essere poste a dimora o trapiantate in cassette. La distanza ottimale è
di 10 cm tra una pianta e l'altra, sia tra le file, sia tra le piante di una
stessa fila. La centaurea minore non è
particolarmente esigente in fatto di terreno e di irrigazione. È sufficiente,
durante i mesi estivi, innaffiare ogni 10-15 giorni.
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